Archivi giornalieri: 12 Aprile 2011

Due romeni rubano a un pensionato: arrestati


Questa mattina alle ore 9.45 circa in via Valenti a Macerata un pensionato veniva avvicinato da uno straniero intento a chiedere l’elemosina. Dopo aver chiesto ed ottenuto dall’anziano di avere delle monete per mangiare, lo straniero con falsa riconoscenza lo abbracciava e nell’atto gli sfilava il portafogli dalla tasca posteriore dei calzoni. L’anziano accortosi del gesto cercava di reagire ma veniva violentemente spintonato dallo straniero che si dava alla fuga insieme ad un complice nelle vicinanze. Con notevole spirito l’anziano si metteva all’inseguimento dei rapinatori cercando di richiamare l’attenzione con delle grida.
La scena richiamava l’attenzione di un operatore della Squadra Mobile di Macerata che, libero dal servizio, si trovava a passare all’altezza dell’incrocio tra via dei Velini e Piazza della Vittoria, l’operatore intuendo che era successo qualcosa bloccava prontamente i due stranieri. Ne nasceva quindi una violenta colluttazione tra i due stranieri e l’operatore nel corso della quale gli stessi riuscivano a divincolarsi e darsi ad una precipitosa fuga.
Intervenivano quindi sul posto due pattuglie dell’Ufficio Volanti ed insieme a personale della Squadra Mobile iniziavano una caccia all’uomo per le vie di Macerata sulla base delle descrizioni fatte dal collega e dall’anziano rapinato.
A distanza di pochi minuti veniva quindi preso il primo dei due rapinatori nascosto dietro alcune siepi in prossimità del Palavirtus, mentre il secondo veniva arrestato alle ore 11 circa in piazza della Vittoria mentre cercava di allontanarsi da macerata a bordo di una Bmw di proprietà di un connazionale.
Portati in Questura gli stessi venivano quindi riconosciuti quali autori della rapina sia dall’operatore della Squadra Mobile che dall’anziano.
I due stranieri sono poi risultati essere C. A. di anni 29 e C. F. di anni 34 di nazionalità rumena, entrambi sono risultati ampiamente conosciuti alle forze dell’ordine essendo già stati autori di decine di reati, anche gravi, contro il patrimonio in altre parti d’Italia.
I due stranieri sono stati tradotti in carcere.

Sos donna: 60 richieste di aiuto


L’età media è fra i 30 e i 40 anni e nella maggior parte dei casi sono disoccupate e di medio livello d’istruzione. E’ questo il profilo prevalente delle 60 donne che nel corso del 2010 si sono rivolte al Centro provinciale antiviolenza “S.O.S. Donna” che opera a Macerata, nella sede di Piazza Vittorio Veneto, allo scopo di sostenere ed aiutare in ogni modo le donne vittime di violenza. Il dato è emerso nel corso dell’incontro che si è svolto oggi nella sala consiliare della Provincia, dove il vice commissario prefettizio, Tiziana Tombesi, ha riunito i rappresentanti delle varie istituzioni che a suo tempo, insieme all’Amministrazione provinciale, hanno dato vita a “SOS Donna”.
Le donne che si sono rivolte al centro sono per il 57% italiane, mentre le straniere rappresentano il 43% (di cui il 18,5% di nazionalità non comunitaria). La violenza più frequente che è stata denunciata è quella fisica, seguita da quella psicologica, finanziaria e da stalking; gli autori dei soprusi sono soprattutto partner o ex-partner, con una minoranza di familiari, amici e colleghi. I casi che hanno richiesto un “percorso di affiancamento” sono stati 46.
I partecipanti si sono detti pronti ad ampliare il progetto, condiviso anche con la Regione Marche ed il Ministero per le pari opportunità ed a far fronte alle difficoltà, anche finanziarie, per la gestione del Centro.
Il centro “S.O.S.” DONNA” vuole essere un punto di riferimento per tutte le donne ed ha lo scopo di fornire informazioni sanitarie, sui diritti e sui servizi, di offrire una consulenza psico-sociale, telefonica (0733-1990133) e personale, anche a coloro che nella loro sfera privata o di lavoro sono in contatto con donne che hanno subìto violenza, di dare informazioni legali, di affiancare la donna, se lo richiede, nella fruizione dei servizi delle Forze dell’ordine, di visite mediche, di colloqui con assistenti sociali, di pratiche all’Ufficio del lavoro. Il servizio si avvale di svariate collaborazioni (carabinieri in congedo, altre associazioni, avvocati volontari, sanità,ecc…).
Il lavoro del Centro è anche non mettere le donne che si sono rivolte ad esso in un rischio maggiore, ed evitare che debbano tornare nel nucleo familiare dopo aver sporto denuncia, in quanto è questa la loro maggiore preoccupazione, per sé stesse e per i figli.
“SOS Donna” è aperto nei giorni di martedì e giovedì dalle 15 alle 18; il venerdì dalla 9,30 alle 12,30.