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Evitare il contatto con la saliva e il sangue di un paziente positivo alla SARS-CoV-2 potrebbe non essere sufficiente per non ammalarsi, poiché il coronavirus può sopravvivere nello sperma di un paziente in fase di recupero, mantenendo la possibilità di infettare gli altri.
Lo dicono i medici dell’ospedale municipale cinese di Shangqiu che hanno trovato il nuovo coronavirus nello sperma di un piccolo numero di uomini, malati di COVID-19.
Nel loro studio, gli specialisti cinesi hanno analizzato lo sperma di 38 uomini, il 23 (60,5%) di essi si erano ripresi e 15 (39,5%) erano ancora nella fase acuta dell’infezione.
Lo studio, pubblicato su JAMA Network, è di piccola dimensione, ma è preoccupante perché significherebbe che la malattia si può trasmettere per via sessuale e non solo tramite le goccioline respiratorie e il contatto.
I risultati del nuovo studio cinese, tuttavia, sono in contrasto con altri piccoli studi, condotti sempre in Cina, a febbraio e marzo, che non avevano trovato tracce del coronavirus nel seme di uomini che erano risultati positivi in precedenza.
E’ necessario un ulteriore lavoro per stabilire se il coronavirus può o no essere trasmesso sessualmente.